La collezione Dome parte dall’idea di voler realizzare un connubio tra le arti dell’architettura e dell’oreficeria, individuando un elemento base della prima arte e trasformandolo in gioiello. Al fine di realizzare questo intento è stato scelto, come elemento principe, la cupola, che è stata analizzata e interpretata, riesaminata e modellata miscelando influenze del vecchio e del nuovo sapere compositivo ed architettonico. La Cupola è rintracciabile fin dagli albori della civiltà ma i primi costruttori di cupole vere e proprie furono i Romani, i quali affidarono a questo elemento significati legati spesso alla centralità del potere. Il più grande esempio giunto fino a noi e dal quale partiamo per elaborare e reinterpretare il nostro concetto progettuale è quello del Pantheon, dove la circolarità e l’evoluzione geometrica sono ben visibili. Sono state prese come entità, la sfericità della cupola e le cornici marcapiano esterne che scandiscono l’oggetto architettonico e il nostro gioiello. Partendo da questo è stato studiato come il principio di cupola è stato poi riveduto e riproposto anche all’interno di altre opere nel corso della storia architettonica. Hanno influito, dunque, il Guggenheim di Wright a New York dove l’evoluzione ellittica e distaccata sono percepibili sia all’interno che all’esterno dell’edificio; la chiesa a Tor Tre teste a Roma Di R. Meier in cui gli elementi curvi esterni non sono altro che la decostruzione della cupola stessa e successivamente ma non per ultimo è stato preso in analisi il City Hall di N. Foster a Londra dove è evidenziata l’idea di dislocamento del baricentro che rompe le geometrie e quell’assialità costante presente in tutti gli edifici sopra mansionati. Queste fonti sono state studiate e analizzate, interpretate, sintetizzate e armonizzate per andare a creare un gioiello che coniughi il valore architettonico con quello orafo, la memoria del passato con quella del presente.
